Ricerca generativa o ricerca valutativa?
Italian below
Every time we, from the Product Office team, are consulted for a project, we need to determine what type of research is necessary for the project to be considered successful. The way we choose what type of research to adopt is based on what we would like the outcome to be. The first step is to have a meeting with the stakeholders and all relevant individuals to determine their objectives.
But let's get to the point and provide an example: we are contacted by a product manager who wants to know how to convince people to order takeout food more frequently. Great initiative! However, as researchers, we need to use our levels of curiosity to push beyond the surface level. So, we plan the initial meeting with the product manager, and in this case, we ask ourselves:
- Why are we focusing on convincing people to order more frequently? What KPIs do we hope to impact?
- Are we targeting new customers or just active customers?
- What is the current average frequency of orders? What do we want to achieve?
- What answers or results are expected from this project?
From the product manager, we understand that:
- They want to increase customer retention rates, user satisfaction, and customer lifetime value.
- They are interested in active customers (those who have already placed an order), but they are also willing to seek new customers.
- The current average frequency of orders is about 2-3 times per month, and they want to aim for 4 times per month (once a week).
- They would expect a final report to inform them about areas of opportunity, customer issues, and an indication of where the team should focus their efforts to improve customer retention.
Through this meeting, it seems like we have gathered a lot of information, but how do we proceed? The answer lies in keywords. There are common keywords associated with generative research versus evaluative research.
The keywords for evaluative research are much more action-oriented, while the keywords for generative research are more focused on gaining a high-level understanding. If the expected outcomes of a project lean more towards these strategic results, we know that the best methodology will be generative research. So, in this case, we have a generative research project at hand! Now, the next step is a research plan.
"What do you mean by a research plan? And why do we need one?"
A research plan serves as a reference point to document the timeline, objectives, key users, and project goals. It is important to establish it to remind stakeholders of the purpose of a project and to explain certain logistical decisions (such as why specific types of participants were chosen).
Another benefit is to keep the team on track, ensuring that the overall goals are well-defined from the beginning, avoiding accidentally shifting the research focus in the "while" phase.
In conclusion, if you want to learn more and believe that your project could benefit from it, please get in touch with us via WeTalk or email or reach out to our sircle leader, Evangelina Noemi Santamaria Cervellini, and we will be happy to assist you in:
- Finding the right direction: We are skilled with data. We can identify what users want, need, and hope for. What could be better?
- Saving money: We involve users in the design process and address potential issues early in the development cycle. This results in fewer changes, saving valuable resources.
- Saving time: We organize information and content logically and intuitively. We create clear navigation systems, helping users quickly find the information they need, focusing on key tasks.
- Being competitive in the market through effective business strategies.
We look forward to hearing from you!
Ogni volta che noi del sircle Product Office veniamo consultati per un progetto, dobbiamo determinare quale tipo di ricerca è necessaria affinché il progetto possa essere considerato di successo. Il modo in cui scegliamo che tipo di ricerca adottare, è partendo da quello che vorremmo fosse il risultato. Il primo passo da compiere è un incontro con lo stakeholder e tutte le persone rilevanti, per determinare i loro obiettivi.
Ma andiamo al dunque e facciamo un esempio: veniamo contattati da un product manager che vuole sapere come convincere le persone a ordinare cibo da asporto più frequentemente. Ottima iniziativa! Tuttavia, come ricercatori, dobbiamo usare i nostri livelli di curiosità per spingerci oltre il livello superficiale. Dunque pianifichiamo il primo incontro con il product manager e in questo caso ci chiediamo:
- Perché ci stiamo concentrando sul convincere le persone a ordinare più frequentemente? Su quali KPI speriamo di avere un impatto?
- Stiamo cercando nuovi clienti o solo clienti attivi?
- Qual è l'attuale frequenza media degli ordini? Cosa vogliamo raggiungere?
- Quali risposte o risultati si aspetta da questo progetto?
Dal product manager capiamo che:
- Vuole aumentare i tassi di fidelizzazione, la soddisfazione degli utenti e il “lifetime value” del cliente.
- È interessato ai clienti attivi (quelli che hanno già effettuato un ordine), ma è anche disposto a cercare nuovi clienti.
- L'attuale frequenza media degli ordini è di circa 2/3 volte al mese e vuole puntare a 4 volte al mese (una volta alla settimana).
- Si aspetterebbe che un rapporto finale lo informasse di: aree di opportunità, problemi dei clienti e un'indicazione di dove il team dovrebbe concentrare i propri sforzi per migliorare la fidelizzazione.
Attraverso questo incontro, sembrerebbe di aver acquisito molte informazioni ma… come procediamo? La risposta è: dalle parole chiavi. Esistono parole chiavi comuni che si associano alla ricerca generativa rispetto alla ricerca valutativa.
Le parole chiavi della ricerca valutativa sono molto più incentrate sull'azione, mentre le parole chiavi della ricerca generativa sono più focalizzate sul raggiungimento di una comprensione di alto livello. Se i risultati attesi di un progetto si inclinano maggiormente verso questi risultati strategici, sappiamo che la metodologia migliore sarà quella della ricerca generativa. Quindi, in questo caso, abbiamo tra le mani un progetto di ricerca generativa! Ora, il passo successivo è un piano di ricerca.
“Cosa intendi per piano di ricerca? E perché ne abbiamo bisogno?”
Un piano di ricerca è un punto di riferimento per mettere nero su bianco la sequenza temporale, gli obiettivi, i principali utenti e gli obiettivi del progetto. È importante stabilirlo per ricordare alle parti interessate lo scopo di un progetto e per spiegare determinate decisioni logistiche (come il motivo per cui sono stati scelti determinati tipi di partecipanti).
Un altro vantaggio è quello di mantenere il team in carreggiata, per garantire che gli obiettivi generali siano ben definiti fin dall'inizio, evitando di spostare per errore l'obiettivo della ricerca nel "mentre".
Per concludere, se vuoi saperne di più e pensi che il tuo progetto ne abbia bisogno, contattaci pure su WeTalk o per email o scrivi alla nostra sircle leader Evangelina Noemi Santamaria Cervellini e saremo felici di aiutarti a:
- Trovare la giusta direzione: siamo bravi con i dati. Possiamo identificare ciò che gli utenti vogliono, di cui hanno bisogno e sperano. Cosa c'è di meglio?
- Risparmiare soldi: coinvolgiamo gli utenti nel processo di design e affrontiamo ciò che può essere potenzialmente un problema, all'inizio del ciclo di sviluppo. Ciò comporta un minor numero di modifiche che può far risparmiare molte risorse.
- Risparmiare tempo: organizziamo le informazioni e i contenuti in modo logico e intuitivo. Creiamo sistemi di navigazione chiari, aiutando gli utenti a trovare rapidamente le informazioni di cui hanno bisogno, concentrandosi sulle attività principali.
- Essere competitivi sul mercato tramite strategie di business efficaci
Vi aspettiamo numerosi!!!!