Il Team Manifesto
"Se riuscissi a far remare tutte le persone di un'organizzazione nella stessa direzione, potresti dominare qualsiasi settore, in qualsiasi mercato, contro qualsiasi concorrenza, in qualsiasi momento." — Patrick Lencioni, autore di The Five Dysfunctions of a Team.
Il sircle di cui faccio parte è nato da poco e le cose da fare sono tante: definire i nostri obiettivi, chi siamo, cosa offriamo, cosa non rappresentiamo. Tutto ciò richiede del tempo e anche tante call ma che hanno tutte un unico fine: dare una struttura al team e al sircle stesso. È proprio da qui che abbiamo inziato a discutere del concetto di team manifesto, che inzialmente ha portato con sé un po’ di confusione, nonostante il chiaro significato della parola («manifesto»: “Riferito a persona, far conoscere, rendere noto in modo chiaro, a parole, per iscritto o con determinati comportamenti, ciò che si ha nella mente o nell'animo”).
Mi è stato chiesto di proporre una liberating structure, ossia una metodologia che ci aiuti a definirlo, ma prima di poterlo fare, dovevo capire veramente cosa comprendeva questo manifesto. Così, ho fatto molte ricerche (è il mio debole, ma del resto sono UX designer), contattato persone, cercato esempi su come strutturarlo, finché sono venuta a capo di una verità (assoluta), cioè che la sua natura è soggettiva!
Perché è soggettiva? Un team manifesto è un “contratto sociale” tra i membri del proprio team che racchiude norme, valori, comportamenti e come ci si ritiene reciprocamente responsabili per rimanere una squadra unita. Ma al tempo stesso, racchiude anche gli obiettivi del team: insomma, non è altro che un documento creato dal team per il team.
È anche importante ricordare che è un documento “vivente” e ciò che funziona per il team oggi, potrebbe non funzionare per il team tra un mese o tra un anno. Quindi è sempre bene aggiornarlo, o per lo meno, non perderlo di vista.
Ma quali sono i vantaggi?
- I membri del team diventano più consapevoli di cosa significhi essere una squadra, si comportano come tale e incoraggiano gli altri a comportarsi secondo gli accordi presi
- Dà al team le basi per far fronte a difficoltà ed eventuali imprevisti
- Fornisce un grande spunto per la retrospettiva ogni volta che si valuta periodicamente il team manifesto
- Aiuta a riconoscere comportamenti indesiderati e come evitarli
Ma quindi, da dove si inizia? Ecco il momento in cui entra in gioco la cosiddetta “liberating structure”, una metodologia che ci aiuta a dare forma a questo manifesto. In realtà ce ne sono molte e non una in assoluto che funzioni per ogni team.
Se anche voi siete interessati, qui troverete un link utile su come strutturarlo!
Non ci sono modi giusti o sbagliati per dare forma ad un team manifesto, finché è significativo per il vostro team. Va bene essere giocosi e includere metafore che hanno senso solo per voi. E ricordate: siate semplici e non complicatevi la vita. Ad es. "Siamo umani e tutti meritiamo rispetto" a volte è tutto ciò che serve.